L’assemblea dei soci di GTT (ossia Comune di Torino, rappresentato dall’Assessore al Bilancio Sergio Rolando), ha autorizzato il Piano Industriale redatto da GTT per il periodo 2021-23.
L’assemblea ha anche approvato il bilancio aziendale 2020.
Ambedue i documenti erano stati approvati precedentemente dal Consiglio di Amministrazione (composto da Paolo Golzio Presidente, Giovanni Foti Amministratore Delegato e Silvia Cornaglia consigliere).
Il piano industriale prosegue e potenzia le linee di indirizzo sviluppate in questi anni dall’Amministratore Delegato Giovanni Foti, messe a punto dal management interno di GTT con il coordinamento operativo del Direttore Generale Gabriele Bonfanti. È stato redatto dall’advisor Studio Ranalli e Associati e infine asseverato da KPMG.
Il piano è un vero progetto industriale che si propone di creare stabilmente valore aggiunto per GTT, attraverso l’attuazione di politiche industriali – innanzi tutto continuando e completando il rinnovo della flotta – in grado di innovare e rafforzare produzione e manutenzione del servizio, diminuire i costi di gestione, migliorare la qualità del prodotto finale: ossia il servizio di trasporto pubblico per i cittadini. Ciò permetterà di consolidare l’opera di risanamento realizzata con il precedente piano triennale 2018-2021 che era stato concepito in momenti di forte criticità finanziaria.
È un piano in grado di fornire risposte anche alle conseguenze causate dalla pandemia da Covid 19 e all’uscita di GTT dal settore del trasporto ferroviario.
Il Piano Industriale 2021-2023 – come già accennato - individua uno dei punti chiave nel proseguimento del rinnovo della flotta in senso green, a completamento delle azioni già intraprese a partire dal 2019. In corso di piano è previsto l’acquisto di quasi 300 nuovi autobus urbani, che si aggiungono ai circa 200 recentemente acquistati e già in servizio. Tutti gli autobus saranno ecologici: oltre la metà (170) saranno a trazione elettrica (gli altri a gas naturale). A questi mezzi si aggiungeranno 70 nuovi tram, 30 dei quali saranno già in servizio a partire dal prossimo anno.
Ciò sarà la base di altre azioni di qualificazione e miglioramento dell’accessibilità del servizio, di rinnovo della rete e di iniziative per attrarre e avvicinare nuova clientela per un incremento degli incassi dopo la fase pandemica e una transizione verso una nuova normalità con un’offerta di servizio integrato.
Forti e definite saranno poi le azioni di contrasto all’evasione, con lo scopo non di sanzionare ma di portare tutti gli utenti a pagare il biglietto per il viaggio. Analoghe iniziative di potenziamento del controllo saranno assunte nel settore parcheggi.
Dal punto di vista degli investimenti il piano prevede una spesa di 134 milioni di Euro, 100 dei quali dedicati agli investimenti sui nuovi mezzi mentre i restanti 34 saranno investiti prevalentemente per proseguire ad elevare gli standard di sicurezza e per il processo di digitalizzazione. Le risorse proverranno da fondi statali destinati alle politiche di rilancio del trasporto pubblico locale, e da autofinanziamento aziendale (50 milioni). Per la copertura del fabbisogno finanziario di piano, GTT farà ricorso agli strumenti previsti dalla recente normativa nazionale: prestiti bancari interamente assistiti da garanzia dello Stato (SACE). Sono già state avviate le necessarie interlocuzioni con gli istituti di credito.
In riferimento al personale, il piano prevede la fusione per incorporazione dell’Azienda Ca.Nova, oltre all’assunzione di 100 conducenti di linea, 30 operai e 11 laureati per rinnovare e ringiovanire il management aziendale. E’ previsto un nuovo ricorso alla “NASPI”, a seguito di accordo sindacale, con accompagnamento anticipato alla pensione su base volontaria per il personale indiretto.
Due progetti strategici aggiuntivi al piano, riguardanti la smaterializzazione dei titoli di viaggio e digitalizzazione delle vendite, e il servizio extraurbano, saranno sviluppati con fondi derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
L’assemblea, come si diceva, ha anche approvato il bilancio 2020 che chiude con un risultato negativo per circa 19 milioni di euro, frutto ovviamente del crollo dei ricavi da passeggeri durante la pandemia e il lockdown e della decisione, assunta peraltro da tutte le aziende di trasporto a livello nazionale, di iscrivere contabilmente a bilancio solo i ristori effettivamente incassati (a fronte di quelli attesi già previsti dalle leggi e dai decreti ma non ancora giunti nelle casse aziendali). Nel complesso un risultato significativo in considerazione dei ricavi comunque conseguiti e dei ristori attesi in una fase drammatica per la pandemia, ottenuto con una politica di razionalizzazione dei processi, un forte contenimento dei costi e con l’impegno straordinario di tutte le maestranze che hanno permesso di garantire in ogni momento un servizio di trasporto sicuro, sanificato e indispensabile durante tutta l’emergenza.
“Il piano industriale – commenta l’Amministratore Delegato di GTT Giovanni Foti – non è solo il documento industriale e finanziario su cui si basa il futuro economico di GTT ma rappresenta anche una leva strategica per completare la transizione dell’azienda iniziata in questi anni. Si tratta di una transizione ecologica, come testimonia la tipologia di mezzi, ma anche organizzativa per un’azienda sempre più in sintonia con le sensibilità attuali: oltre a quella ambientale, quella per l’inclusione sociale delle persone con disabilità, per favorire una mobilità cittadina diversa, basata su un trasporto pubblico in grado di dialogare e di fare integrazione anche con le nuove forme di mobilità dolce. Abbiamo l’obiettivo di offrire un servizio diverso per ampliare anche la domanda di mobilità. Dopo aver riportato GTT fuori dalla condizione di precarietà abbiamo la concreta possibilità di riportarla in breve tempo verso livelli di eccellenza assoluta in Italia”.
“Adesso - secondo il Direttore Generale Gabriele Bonfanti – inizia la fase più importante, quella della “messa a terra” del piano, e cioè la fase di attuazione industriale e finanziaria e quella di monitoraggio che coinvolgeranno il management e tutto il personale, per garantire il rilancio di GTT”.